g-docweb-display Portlet

Pizzetti confermato presidente del Gruppo europeo sulla cooperazione giudiziaria e di polizia - 8 aprile 2011

Stampa Stampa Stampa
PDF Trasforma contenuto in PDF

[v. Comunicati stampa dell´11 maggio 2007 e del 27 aprile 2009]

Pizzetti confermato presidente del Gruppo europeo sulla cooperazione giudiziaria e di polizia

Il Presidente del Garante per la protezione dei dati personali, Francesco Pizzetti, è stato confermato per il quinto anno consecutivo alla guida del Gruppo europeo in materia di cooperazione giudiziaria e di polizia (Working Party on Police and Justice, WPPJ).

La decisione è stata presa nella recente Conferenza di primavera che ha visto riunite a Bruxelles le Autorità europee di protezione dati europee.

La cooperazione in materia di giustizia e polizia tra gli Stati europei ha avuto negli ultimi anni uno sviluppo crescente e la protezione dei dati ha assunto di conseguenza sempre più rilevanza. Le dimensioni sempre più estese della raccolta, utilizzazione e conservazione dei dati, lo scambio a livello globale delle informazioni, lo sviluppo delle nuove tecnologie, specialmente sulla Rete, rappresentano una sfida enorme e rendono sempre più necessaria la definizione di un "quadro giuridico uniforme di protezione dati". E questo anche in considerazione del nuovo contesto derivante dal Trattato di Lisbona che ha sostanzialmente trasferito il law enforcement nella sfera di diretta competenza dell´Unione.

In linea con questo scenario, il nuovo mandato attribuito al WPPJ e alla presidenza di Pizzetti punta, in particolare, allo sviluppo di sinergie tra il WPPJ e il Gruppo che riunisce i Garanti dell´Ue (Gruppo "Articolo 29") con l’obiettivo di rafforzare l´efficacia dell’azione a protezione dei dati dei cittadini europei e il ruolo di supporto alle decisioni della Commissione europea.

Nel corso di quest´anno, inoltre, il WPPJ è chiamato a portare a termine una serie di attività legate alla verifica dell´implementazione della Decisione quadro sulla protezione dei dati nel "Terzo Pilastro", alla definizione di una politica di supervisione tra gli Stati europei nel settore giudiziario e di polizia, all’uso dei dati Dna per finalità di giustizia e sicurezza.

Roma, 8  aprile 2011