Telecamere sui mezzi pubblici
Telecamere sui mezzi pubblici
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SOGGETTI PUBBLICI > Settori di attività > Lavoro e previdenza > Casi particolari > Telecamere sui mezzi pubblici
Ai fini del contenimento della criminalità in particolari ambiti cittadini, possono essere concluse, tra forze di polizia ed aziende comunali di trasporto pubblico, intese dirette all´introduzione di sistemi di videosorveglianza attraverso l´installazione, in via sperimentale, di telecamere su alcune linee di autobus e tram e presso le fermate. A tal fine, prima dell´attivazione dei sistemi, la localizzazione delle telecamere e le modalità di ripresa andranno fissate in aderenza alle finalità che ne hanno suggerito l´installazione, tenendo conto dei principi fissati dall´art. 9 della legge n. 675/1996, con particolare riguardo a quelli di pertinenza e di non eccedenza dei dati raccolti rispetto agli scopi perseguiti; inoltre, l´attività di videocontrollo, oggetto di preventiva informativa agli utenti ex art. 10 della legge n. 675/1996, dovrà permettere di cogliere in modo solo panoramico l´interno delle vetture o l´ambito delle singole fermate, in maniera da evitare non solo riprese talmente particolareggiate da risultare intrusive della riservatezza o da consentire la rilevazione di particolari non rilevanti, ma anche da impedire la violazione delle previsioni di cui all´art. 4 della legge n. 300/1970 (in riferimento alle postazioni di guida degli autisti). Infine, le immagini acquisite, accessibili in chiaro da una "stazione di lettura" sulla scorta di un sistema di "doppia chiave" congiunta (una in possesso del personale dell´azienda all´uopo preposto, l´altra in possesso dell´autorità di polizia), dovranno essere custodite - unitamente ai sistemi di lettura - con adeguati sistemi di sicurezza, e potranno essere visionate soltanto in occasione della commissione di atti criminosi ritualmente denunziati.
- Garante 23 marzo 1999, in Bollettino n. 8, pag. 57 [doc. web n. 40899]