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Banche: dichiarazione di Antonello Soro, Presidente dell’Autorità garante per la privacy

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Banche: dichiarazione di Antonello Soro, Presidente dell´Autorità garante per la privacy

"In relazione alle dichiarazioni del Presidente dell´Abi, che auspica la pubblicazione dei nomi dei "debitori colpevoli", va anzitutto precisato che la maggior parte di essi, in quanto presumibilmente persone giuridiche, non gode più dal 2011 di alcuna tutela, almeno sotto il profilo privacy.

Diverso è il caso - ragionevolmente residuale - che a ricevere quei prestiti siano state persone fisiche. In proposito la legge - in primo luogo attraverso il segreto bancario - tutela la legittima aspettativa di riservatezza, che ciascuno deve poter avere nel momento in cui richiede ed ottiene un prestito. Nell´ipotesi in cui si volesse derogare a questa legittima aspettativa, un´eventuale modifica legislativa non dovrebbe comunque contrastare con la disciplina europea a tutela della riservatezza e dovrebbe circoscrivere adeguatamente l´eccezionalità dei presupposti per determinare la deroga.

Sarebbe, infatti, sicuramente spropositato privare della garanzia della riservatezza ogni cittadino che si rivolga a una banca per chiedere un semplice prestito.

Tutto questo, ferma restando, ovviamente, l´esigenza che sia fatta assoluta chiarezza su una vicenda che riguarda tanto i singoli risparmiatori quanto l´intervento statale nel settore bancario".

Roma, 9 gennaio 2017

Scheda

Doc-Web
5842956
Data
09/01/17

Tipologie

Comunicato stampa Interviste e interventi