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Restituite le garanzie, i governi si adeguino

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Restituite le garanzie, i governi si adeguino

Antonello Soro, presidente dell´Autorità garante per la privacy, è soddisfatto. Quella della trasparenza è una battaglia che porta avanti dal suo insediamento.

Soro risponde al telefono mentre - ma è una casualità - si sta imbarcando per Bruxelles. "La sentenza della Corte va nella direzione giusta - spiega - quella che auspichiamo da tempo: ovvero una tutela più marcata dei diritti".

Presidente, perché la sentenza di ieri è così importante? "E´ uno snodo fondamentale, perché per la prima volta mette in evidenza che i dati di traffico non sono informazioni neutre ma rivelano molto di tutti noi, della nostra vita privata. Una conservazione indifferenziata di questi dati per periodi molto lunghi espone quindi a grandi rischi".

Quanto ha pesato la polemica sul Datagate sulle decisioni dei giudici? "Molto probabilmente un peso lo ha avuto. Ma soprattutto ha influito sull´opinione pubblica, che adesso è più sensibile al tema della privacy. Con la sua decisione, la Corte di giustizia sottolinea l´esigenza che i dati oggetto di conservazione per ragioni di giustizia restino nel territorio dell´Ue. Ed è importante".

Troppe tutele non rischiano di far passare in secondo pia no la sicurezza? "Non è così, anche se, in effetti, l´asticella si è spostata. Fermo restando la necessità di tutelare i cittadini nella loro riservatezza, quando l´autorità giudiziaria ai fini delle indagini dovesse decidere di conservare ulteriormente i dati potrà farlo liberamente. Ma in modo selettivo, non indeterminato. E soprattutto a decidere sarà una figura terza. Vede, la sentenza di ieri riequilibra due valori, sicurezza e privacy, che in questi anni si erano decisamente disallineati".

E adesso, che cosa cambia per i governi europei? "Occorrerà una revisione del sistema attuale. Una serie di adeguamenti nel segno del principio di proporzionalità e delle garanzie per i cittadini".